Dal 1988 esiste, alla Biblioteca Cantonale di Locarno, il Fondo Leoncavallo. Si tratta della raccolta archivistica più importante e centralizzata riguardante il compositore napoletano. Si conservano più di seimila documenti che sono la fonte per "una considerazione più sfumata e meno schematica della poliedrica personalità del Leoncavallo" (J. Streicher, Leoncavallo Ruggero, «Dizionario Biografico degli Italiani», vol. 64).
Lo scopo del mio lavoro è duplice:
The Leoncavallo Fund has existed at the Cantonal Library of Locarno since 1988 and is the most important and centralized archival collection concerning the Neapolitan composer. The collection stores more than six thousand documents which are the source for "a more nuanced and less schematic view of the multifaceted personality of Leoncavallo" (J. Streicher, Leoncavallo Ruggero, "Biographical Dictionary of Italians", vol. 64).
The purpose of my extensive work is twofold:
Manoscritto originale "Pagliacci"
custodito presso la
Library of Congress
di Washington
"Pierrot au Cinema è quello che oggi chiamano a Parigi uno sketch (vale a dire operetta in un atto) a due personaggi cantanti, più uno che parla ed un quarto che è un mimo ed è composto di ariette duettini danze e pantomima fatta con molta facilità ed eleganza con pezzi di vendita sicuri per esser data, oltre che nei teatri d’operetta, come numero speciale nei Music-Hall e nei concerti - Lì è un genere
che ora piace molto anche in Inghilterra ed in America –" (lettera a Renzo Sonzogno, n. 482).
"Pierrot au cinéma è un lavoro «misto» ma perfettamente equilibrato in cui la vicenda amorosa di una coppia di giovani artisti che cadono negli ingranaggi del neonato cinema, scorre tra musica, canto e danza per formare di fatto un'opera (si direbbe oggi) di «teatro totale», ma che ha in realtà antecedenti illustri poiché il genere nasceva nel 1664 presso Luigi XIV tra Lully (fiorentino) e Molière" (Antonio Garganese, in «L'Unità» del 24 ottobre 1993).